Player internazionali ancora protagonisti del mercato real estate italiano

I dati più aggiornati parrebbero confermare la tendenza secondo la quale il mercato immobiliare italiano starebbe sempre maggiormente giovando dell’interesse dimostrato dagli investitori esteri nel nostro assetto immobiliare nazionale.

In particolare l’attenzione di tali player si focalizzerebbe sugli immobili di pregio, perciò pochi e selezionatissimi asset dalla capacità di rendimento elevata e che rispettino gli standard richiesti a livello internazionale. Tra questi si annoverano anche centri commerciali, residenze sanitarie, oltre a studentati, che paiono rappresentare una interessante novità sul fronte real estate.

I protagonisti dello scenario si identificano in fondi immobiliari esteri, assicurazioni, gruppi di private equity e fondi sovrani – in particolare mediorientali – ovvero fondi di investimento dal controllo governativo, i quali, agendo a livello globale, trattano solitamente materie prime, sfruttando il surplus delle operazioni di compravendita per nuovi investimenti. Attualmente, i fondi sovrani che hanno assunto un ruolo di rilevanza all’interno dell’industria finanziaria ammontano a oltre una ventina.

Stando ai dati pubblicati da Scenari Immobiliari gli investitori esteri possiedono al momento asset nazionali per un valore complessivo di 24,5 miliardi di euro, prendendo in analisi gli acquisti avvenuti a partire dal 2005. Di questi, 8 miliardi circa sono andati in uffici, nel retail 8,7 miliardi, mentre l’ospitalità ha raggiunto la cifra di 3,5 miliardi.

Solo nell’arco del 2016 la totalità degli investimenti ha generato un valore di 9,5 miliardi di euro, di cui il 50% proveniente da capitali esteri, la cui maggiore attività proviene da Stati Uniti e Qatar, con una buona partecipazione anche di Inghilterra e Francia, quest’ultima erede dell’attività tedesca ad oggi meno presente che in passato.