Centri commerciali: un mercato da 51 miliardi, ma l’e-commerce incombe

Non conosce crisi il settore dei centri commerciali in Italia, secondo quanto emerso durante il Mapic Italy, importante evento dedicato all’immobiliare commerciale italiano. Qualche dato: 1.178 strutture attive con 360 mila dipendenti diretti e 35 mila negozi, 1,8 miliardi di visitatori all’anno e un fatturato che si aggira intorno ai 51 miliardi di euro al netto dell’Iva. Un mercato che nel complesso vale il 3% del Pil del Paese, capace di reggere anche a un’annata non particolarmente brillante per il retail come la scorsa e uscirne limitando i danni: le affluenze sono calate solo dello 0,2% e le vendite dello 0,6%.

Al trend registrato dal settore contribuisce anche il crescente interesse degli investitori, attirati dalle potenzialità del business dei centri commerciali. Secondo Cushman & Wakefield sono già 18,8 milioni i metri quadrati gestiti e affittati dalle proprietà (in maggioranza fondi immobiliari) se si considerano anche parchi commerciali, outlet e multisala. Un numero che nel 2017 è destinato a crescere: altri 325 mila metri quadrati in più tra nuove aperture e ampliamenti di strutture già esistenti.

Affittare uno spazio all’interno di un centro commerciale è infatti piuttosto conveniente: l’importo può variare a seconda di vari fattori (dalla superficie del negozio alla posizione) e, stando ai dati elaborati dalla società specializzata Reno per Confimprese, può raggiungere anche i mille euro al metro, ma le cifre restano di gran lunga inferiori a quelle richieste per affittare locali situati nelle strade commerciali delle città più importanti. Secondo un’analisi condotta da Nomisma e Septem se per uno show room di 250-300 metri in corso Vittorio Emanuele a Milano occorrono annualmente 6.200 euro al metro, lo stesso spazio all’interno di un centro commerciale top vale 539 euro.

Solitamente all’inquilino, in base al contratto, è richiesto di riconoscere alla proprietà un minimo annuo più una percentuale sugli incassi. Ma non è detto che la situazione degli affitti rimanga tale ancora a lungo: su di essa e sullo sviluppo dell’intero settore potrebbe gravare infatti la crescita esponenziale dell’e-commerce, che avanza a doppia cifra di anno in anno. Di questo passo è ipotizzabile che oltre ai fatturati dei negozi finiranno per risentirne anche gli affitti.